Senzapensione

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Effetti della pensione del futuro

lunedì 29 novembre 2010

La Festa del Vitalizio

Articolo Nuova Venezia del 28.11.2010
VENEZIA. Uno pensa che i costi della politica siano solo quelli vivi degli stipendi dei politici, o dei componenti dei consigli di amministrazione da loro indicati negli enti e società pubbliche. Più la benzina per le auto blu, che appena le nomini nessuno le adopera più. O le spese di rappresentanza, tipo il buffet, che dovunque vai non manca mai: quanto si spenderà in catering, per pranzi consumati in piedi, con metà della roba che di solito va buttata? Aggiungi la diaria esentasse, i trattamenti di missione, i rimborsi spese, la giusta mercede di segretari e portaborse che i politici assumono spesso in raddoppio del personale dipendente. Senza dimenticare i benefit: la tessera gratuita dell'autostrada, dell'aereo, del treno, l'abbonamento allo stadio o al posto auto in garage. Pensate che basti? Nossignore: c'è anche la liquidazione e pure a pensione. Quando i nostri politici smettono di fare politica, incassano una cifra che non è certo quella della rottamazione, visto che viaggia con 5 zeri. Più un assegno mensile vita natural durante: il vitalizio. Ecco qui il vitalizio spuntare da una lettera di cinque righe, spedita dal presidente dell'associazione degli ex consiglieri regionali Aldo Bottin, per convocare i 130 soci all'assemblea annuale il 3 dicembre a Villa Cordellina-Lombardi di Montecchio: «La vostra presenza è particolarmente gradita vuoi per la celebrazione dei 40 anni di vita della Regione, vuoi per vederci e, magari, condividere obiettivi come la salvaguardia del "vitalizio" e la sua perequazione tra tutti gli ex». La malinconia di un quarantennale della Regione celebrato quasi da carbonari, quattro mesi dopo la ricorrenza ufficiale tenuta in pompa magna a Venezia, passa in secondo ordine davanti alla salvaguardia del vitalizio: qualcuno sta attentando al nobile istituto. Chi sarà il malintenzionato? E perché si parla di «una sua perequazione tra tutti gli ex»: vuoi vedere che ci sono ex consiglieri di serie A e di serie B? Sarebbe inquietante: dopo l'abolizione della schiavitù negli Usa e il crollo dell'apartheid in Sud Africa, certe discriminazioni si pensavano tramontate. Anche perché il vitalizio oltre ad essere cumulabile è reversibile, va alla vedova, ai figli, alla moglie separata, ai genitori se la morte dell'ex consigliere è prematura. La Regione Veneto stanzia in bilancio una cifra tra i 6 e i 7 milioni di euro l'anno per questo assegno, che è di circa 2.000 euro al mese per una legislatura. E via aumentando. L'interessato ha contribuito per il 30% circa, il resto lo mette l'Erario. Che non abita in Svizzera. Attenzione: il vitalizio non è limitato al Veneto ma riguarda tutti gli ex parlamentari della Repubblica. Vogliamo mettere sulla strada questo esercito di persone, come il presidente della Toscana Enrico Rossi che abolirebbe gli stipendi per sostituirli con gettoni di presenza? Con che cuore assistere alla sperequazione che gli ultimi consiglieri veneti hanno innescato a spese dei loro predecessori, aumentandosi l'assegno? Per fortuna che alla cena è stato invitato l'assessore al bilancio Roberto Ciambetti, leghista. Saprà mettere mano al portafoglio.

28 novembre 2010

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