Senzapensione

Senzapensione
Effetti della pensione del futuro

giovedì 27 maggio 2010

manovra finaziaria

Un parlamento di avvocati ha deciso la reintriduzione della parcella minima, un parlamento di futuri pensionati d'oro ha pensato bene di toccare (con slittamento di finestre e liquidazione) solo le pensioni degli altri.
Si taglino lo stipendio, loro. Il 5-10% dello stipendio, ma non della diaria (4000 euro mensili) non delle spese per mantenere i contatti con il porprio elettorato ? (4500 euro mensili), eccetera eccetera.
Delle loro pensioni invece non parlano. Dei 2500 €. netti mensili che matureranno con una sola, semplice legislatura nessuno vuol parlare. Dei 100 milioni di euro che annualmente spendiamoper pagare la pensione ai 2000 parlamentari che già in pensione sono, nessuno dice nulla. Una pensione cumulabile peraltro con le altre. Quella di giornalista, medico, insegnate universitario, magistrato, avvocato etcc. etcc..
Che bisogno hanno costoro, che per propria scelta hanno voluto cimentarsi nella ricerca ed amministrazione dell'interesse collettivo, di prendenre anche una pensione?
Pensare che basterebbe da solo interrompere questa gratuita ed ingiustificata elergizione a parlamentari e consiglieri regionali per recuperare immediatamente qualche centinaio di milioni di euro l'anno.
Altro che la soppressione di dieci province!

giovedì 20 maggio 2010

stanno purtroppo vincendo

Grazie ad un sistema elettorale unico al mondo e al servilismo di una classe politica parassitaria il paese delle libertà si sta trasformando progressivamente in una dittatura. Lo scambio di favori fra Bossi e Berlusconi (a me il federalismo a te la protezione e il presidenzialismo) stanno portando il paese allo sfacelo. Chiusa la bocca a giornali e giudici vinceranno i soliti. Quelli che truffano, quelli che evadono, quelli che sfruttano. Nessun privilegio verrà toccato e c'è pure il pericolo che qualcheduno venga ampliato. Giustizia, sanità, scuola torneranno ad essere pienamente cosa per pochi. Per quelli che se le potranno permettere, a proprio uso e consumo.

E noi?

mercoledì 19 maggio 2010

il "cumulo" fra pensione e lavoro

La prima cosa fatta dal governo Berlusconi (con l'assenso del centro sinistra) è stata l'eliminazione del divieto di cumulo fra pensione e lavoro. Teoricamente la cosa è corretta. Corretta se la pensione fosse commisurata a quanto effettivamente versato. Corretta se a beneficiare del divieto di cumulo fossero le pensioni più basse.
Nella realtà, a beneficiare di questa bella novità, sono i lavoratori che sono e andranno in pensione con il sistema "contributivo" (vale a dire con la pensione calcolata sul valore dello stipendio dell'ultimo - una volta - o degli ultimi anni). Sono i "lavoratori" che, verosimilmente, non fanno lavori usuranti. Sono i lavoratori che non hanno dovuto aspettare i 65 e passa anni per andare in pensione. Sono dirigenti pubblici, politici, liberi professionisti.
Insomma, sono quelli che non hanno alcun bisogno di cumulare.
Il bisogno che avremo invece noi, a 65 e passa anni, con la pensione da fame che otterremo dopo aver ben pagato quella degli altri.

venerdì 7 maggio 2010

I "BRAVI" imprenditori

Oggi sul Corriere c'è la notizia che ROSSO, padrone della DIESEL, soffre molto perchè deve privarsi di 35 collaboratori. La crisi, insomma, ha colpito anche il cavaliere della repubblica nato col Nero e cresciuto con le fabbriche in Romania, dove faceva attaccare ai suoi Jeans il marchietto Made in Italy.
Comunque, niente paura! 35 ne ha mandati via, ma 1 lo ha anche assunto. Il nuovo AD, donna. Lavorava per proctor and gamble in cina.
Quindi da domani, jeans diesel made in cina.

mercoledì 5 maggio 2010

La pensione degli avvocati? LA PAGHIAMO NOI!!!

Parlamento e Senato pullulano di avvocati. Che ci fanno? Ovvio... fanno leggi utili a loro. Il più complicato ed incerto ordinamento giuridico del mondo è quello Italiano che, difatti, vanta tanti avvocati quanti non ne hanno assieme francia, germania ed inglilterra. Alla pletorica e contraddittoria produzione giuridica utile a creare occasioni di lavoro per la categoria hanno ora avuto la sfacciataggine di proporre una legge spudoratamente utile pro domo loro.
Il loro fondo pensione fa acqua e crollera nei prossimi anni. Il motivo? Semplice. Un avvocato con 35 anni di anzianità oggi può andare in pensione con 2500 euro al mese, avendone versati solo 7-8000 all'anno di contributi. In buona sostanza, il fondo pensione degli avvocati, grazie anche all'attuale numero abnorme di avvocati che versano contributi, assicura a chi è in pensioone il triplo di quello che ha versato.
Che fare dunque? Allungare l'età pensionabile, ridurre i coefficienti di rivalutazione e di moltiplicazione come per tutti i contribuenti dell'inps.
Mica sono fessi. Questi hannoa vuto il coraggio di proporre una tassa del 5% da far pagare ai propri clienti per sostenere il fondo pensioone avvocati. PER LEGGE!

Leggete il contrivuto di Antonio Borghesi in parlamento contro la proposta.
http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=265&Itemid=1