Senzapensione

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Effetti della pensione del futuro

giovedì 27 ottobre 2011

Pensione a 67 anni e aspettativa di vita

La pensione a 67 anni propone un interrogativo. Ma a 67 anni, Uno, che fa? Ma soprattutto, che cosa gli consentirà di fare una pensione che sarà comunque molto diversa, forse un 40% in meno, di quelle pagate oggi a chi ha lavorato molto meno ed è andato in pensione molto più presto?.
Ah già! Dicono che quasi sicuramente si vivrà più a lungo, ma è tutto da vedere per chi ha magari fatto 40 anni e passa di fabbrica, di intasati mezzi pubblici presi quando è ancora notte, di pasti rimediati, di continue preoccupazioni per il mantenimento del posto di lavoro, di passaggi in cassa integrazione o mobilità, di incertezza nelle prospettive e di stipendi insufficienti a se e alla propria famiglia.
Quest’ultimi poi, insufficienti perché quasi il 33% della retribuzione lorda (fra versamenti del lavoratore 1/3 e del datore di lavoro 2/3) va accantonato per la previdenza, la pensione. Una cifra ragguardevole se ci fate caso. Per uno stipendio medio di circa 1300 euro pari ad un lordo di circa 23-24000 euro l’anno, sono quasi 8000 euro.
Un cifra non poi molto lontana, considerate le previsioni, dal netto (circa 8-900 euro mensili) che riceverà il nostro pensionato di 67 anni.
Se l’aspettativa di vita fosse anche 90 anni, quel pensionato di 67 non riuscirà mai a consumare quanto accantonato in 40 anni e che in 40 anni avrebbe dovuto essere messo a profitto e fruttare alla fine ben altra cifra dei semplici 8000X40.
Soldini, storia di fatica, che il nostro pensionato, al momento della prematura dipartita, non potrà nemmeno lasciare alla propria famiglia.
Quei soldini, frutto della previdenza CONTRIBUTIVA, NON SONO SUOI! Non sono stati accantonati e messi a frutto per lui. Signori, siamo nel sistema MUTUALISTICO. Sono serviti a pagare le pensioni degli altri!

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